Ho iniziato il mio percorso con la ZeroTre circa due anni fa, grazie ad un’amica che mi ha introdotto in questo magnifico mondo.
La prima volta che ho avuto modo di incontrare i ragazzi e le loro famiglie è stato in occasione della vacanza estiva al Pappasole, un soggiorno di una settimana immerso nel paesaggio toscano. Non nego che all’inizio fossi un po’ intimorita, avevo paura di non essere capace ad ambientarmi, ma specialmente di non essere di aiuto, motivo principale per cui mi trovavo lì. Sono bastati pochi minuti per abbattere tutti questi timori iniziali, perché il calore che ho ricevuto fin dai primi momenti è stato più travolgente del sole di quei giorni.
La mia storia con l’associazione, al contrario di quello che si possa pensare o ci si possa aspettare in un contesto di volontariato, è stata di gran lunga più un ricevere che un dare. I genitori accolgono te, volontario, come un membro della famiglia e ti riempiono il cuore di una gratitudine così genuina e profonda da abbattere ogni insicurezza e da farti sentire, in ogni istante trascorso insieme, nel posto più giusto in cui ti possa trovare. Un pensiero particolare, però, va necessariamente ai ragazzi: è incredibile come un semplice gesto, una carezza, un sorriso o anche solo un bacio volante dato con la mano siano l’unica prerogativa necessaria per farti sentire veramente a casa. Sapere di poter essere d’aiuto a chi realmente ne ha bisogno ed è infinitamente grato per ciò che fai, persino per la più piccola azione come fare una partita a carte, dare lo yogurt per la merenda oppure semplicemente passeggiare insieme, è una delle sensazioni più piene che si possano mai desiderare di provare nella vita.
Non tutti i momenti sono facili però, talvolta la vita ti mette al muro e ti obbliga ad affrontare il dolore, ma sentire alle proprie spalle un gruppo così vasto e ricco di differenti forme di bellezza ti dà la forza per fare tanti passi.
Tuttavia, il mio percorso con queste famiglie e i volontari è infinitamente costellato di gioia; si impara ad ascoltare la vita e i bisogni degli altri, a rispettare i pensieri altrui e le loro abitudini, trovandole magnifiche, a notare quei piccoli dettagli mai visti che rendono la propria esistenza degna di essere vissuta.
La ZeroTre aiuta a capire, fin da subito, che l’aiuto più grande che possa dare a te stesso sia aiutare tutti questi splendidi ragazzi.
Francesca Basili